Teatro

Inizio scoppiettante per il Positano Teatro Festival 2012

Inizio scoppiettante per il Positano Teatro Festival 2012

Una moderno Carro di Tespi, costituito da uno dei carrelli che i porter utilizzano per trasportare i bagagli dei turisti, ha dato il via alla nona edizione del Positano Teatro Festival, diretto con estrema passione e professionalità dal regista Gerardo D’Andrea, che nel 2002 ebbe l’ottima intuizione di creare dal nulla uno degli eventi più attesi dell’Estate teatrale, ampiamente appoggiato dalla giunta comunale con a capo il sindaco Michele De Lucia. A bordo del carrello l’attore-cantante Pietro Pignatelli in grande spolvero, nel luccicante frac bianco ad opera della ditta Time Money, ha dato ampia dimostrazione (se ma ce ne fosse stato bisogno) delle sue eccellenti capacità interpretative, declamando “l’editto di presentazione” del festival, recitando la poesia di Enzo Moscato “Zezeria ‘e Pullicnella”, scritta appositamente per l’occasione, e cantando, sul coinvolgente finale, la canzone “Vienetenne a Positano”. In giro per le viuzze della cittadina costiera, fino alla piazza della Spiaggia Grande, Pignatelli, con i musicisti Nicola Orabona al cayon e Bruno Troisi alla chitarra e con le 30 splendide ballerine allieve della scuola Patty Schisa di Piano di Sorrento, è stato giusto oggetto di attenzione e successo da parte del divertito e numeroso pubblico di passanti che hanno fotografato e filmato l’evento che è stato il giusto preambolo alla serata di apertura che ha visto Gaia Aprea intensa protagonista di “Giovanna D’Arco”, poemetto di Maria Luisa Spaziani tradotto per la scena da Luca De Fusco, che per l’occasione del Positano Festival ha ricreato una regia che utilizzasse in maniera egregia la scenografia naturale di Piazza Flavio Gioia, nota come della Chiesa Madre, ovvero la chiesa dedicata alla Madonna Assunta, facendo rivivere le atmosfere del testo con nuova luce, emozionando il pubblico fino allo straordinario finale in cui un indovinato gioco di luci ha evocato il rogo nella Torre del Campanile. Applausi ed ampi ed emozionati consensi hanno salutato la bravissima interprete, che è riuscita, nell’insolito contesto, a trasmettere tensione e commozione. Con questa importante prima giornata di teatro, il festival ha avuto un degno inizio per una programmazione che si annuncia promettente, grazie all’ottimo acume del patron D’Andrea.